PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE : COMBONI SAMARITANS OF GULU
L’Organizzazione nasce alla fine degli anni’80 quando ancora il problema HIV/AIDS non era così chiaramente conosciuto. I fondatori sono due Missionari della Famiglia Comboniana: l’allora parroco della cattedrale di Gulu P.Paolo Ottolini e Sr.Giovanna Calabria, impegnata nell’attività Pastorale. Incontrando nel loro apostolato un crescente numero di malati di una malattia sconosciuta hanno chiesto aiuto alla comunità cristiana aiuto e al Dottore Matthew Lukwiya, deceduto poi qui a Gulu, nella tragedia dell’Ebola, consiglio e informazioni. E’stato attraverso questo processo che la Comunità Cristiana ha preso coscienza della realtà HIV/AIDS che stava dilagando nel Paese. Da tenere presente che dall’86 in poifino al 2007 il Nord Uganda e con più intensità la Tribù Acholi dove stiamo, viveva una situazione di gerriglia e terrore da non descrivere. Oltre un milione e ottocentomila persone sono state forzate a vivere nei campi profughi all’interno della loro stessa terra. Questo creò una situazione di grande disumanizzazione per tutti ma in particolare per i bambini e giovani nati e cresciuti in una realtà che mai ridarà loro le caratteristiche culturali ed umane della loro tribù di origine e mai più riusciranno a recuperare gli anni vissuti scappando e soffendo mentre tutto intorno a loro era guerra, paura, violenza e vendetta. Alcuni laici hanno risposto positivamente all’invito di aiuto chiesto loro dai Missionari e anche dal Dottor Matthew Lukwiya nel prendere cura dei malati sia all’interno della parrocchia sia oltre i suoi confini. Dopo non molto tempo questo gruppo di laici ha preso una sua fisionomia specifica, un’Organizzazione di fede Cristiana chiamata “Good Samaritan”.
I malati di HIV/AIDS erano rigettati non solo dalla comunità sociale, ma anche dalla famiglia e dagli amici un pò per paura del contagio e un pò per il tabù connesso con la malattia, come conseguenza queste persone erano emarginate, socialmente rigettate, isolate e con problemi economici. E’ a questo punto che entra il “Good Samaritan” per dare loro aiuto e sostegno medico, economico, spirituale e psicologico. Molti pazienti cominciarono a riacquistare speranza, l’emarginazione si riduceva e l’aiuto gradualmente cresceva.
Nel ’94 i fondatori vengono trasferiti ad altri impegni, in realtà diverse, e a Gulu arrivò Sr.Dorina Tadiello Missionaria Comboniana e Medico di Base con specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia, fu lei insieme al Dott. Lukwiya a dare una strutturazione e una formazione più specifica e qualificata ai membri dell’Organizzazione attraverso corsi professionali e di formazione umana e cristiana. La domanda di servizio ed impegno cresceva perchè l’epidemia dilagava anche a causa del deterioramento della struttura famigliare e sociale per l’accanirsi della guerriglia e dell’insicurezza. Il numero dei membri dell’Organizzazione aumentò sia per l’impegno cristiano di servizio, sia per il bisogno di recrutare nuovo personale volenteroso a dare una mano in questo espandersi di lavoro.
Nuove strutture sono state iniziate per poter portare avanti il lavoro e i “Good Samaritan” hanno iniziato ad emergere nel territorio e ad essere riconosciuti ed apprezzati.
Nel 2004 l’Organizzazione viene registrata come NGO locale per poter essere riconosciuta dalle strutture governative e poter lavorare in partnership con altre realtà presenti nel territorio e per poter presentarsi sempre più chiaramente come realtà caritativa all’interno della Chiesa cattolica prendendo il nome di “Comboni Samaritans of Gulu”.
Forte del motto Comboniano:” Salvare l’Africa con l’Africa” l’impegno era quello di rendere il personale del posto capace ed impegnato a fare questo servizio.
I Comboni Samaritans con la loro lunga esperienza di dedizione e servizio sull territorio hanno sviluppato una serie di programmi ed una rete di volontari atti ad assistere i malati e a ridurre la prevalenza di HIV/AIDS, a ridurre l’impatto della malattia sia nelle famiglie come nella comunità sociale. Uno dei loro impegni è di portare avanti il programma di prevenzione della malattia non solo nel Distretto di Gulu e Amuru, ma anche in quelli confinanti come Kitgum e Pader, un’altro è quello di dare sostegno ai malati di HIV/AIDS usando un metodo holistico che consiste nel prendere cura del malato in tutti gli aspetti della sua vita fisica, sociale, psicologica e spirituale. Da qui nascono i vari settori di impegno:
1) Settore molto impegnativo è quello sanitario dove i Comboni Samaritans investono tantissime energie e tantissimo impegno nel prendere cura dei malati. Ne hanno registrati 10.903 e c’è sempre una lunga lista di coloro che aspettano di poter entrare nel programma appena uno muore. Lavorano nei due Distretti di Gulu ed Amuru su un raggio di oltre 150 km. dal centro, questo è veramente un servizio molto impegnativo perché la gente ora sta vivendo la fase di resetlment, passaggio dai campi profughi ai loro villaggi distrutti, ma anche a volte rioccupati da altri che con più possibilità economiche, dopo la legislazione terriera si sono appropirati con arroganza di ciò che in precedenza non era loro. Questo momento è un molto delicato e certamente prenderà tempo, pazienza, competenza e dedizione per superarlo, il ritornare infatti nella propria terra, fuori dai campi dei rifugiati, vuol dire ricominciare da zero e non trovare nessuna infrastruttura funzionante come acqua, scuole, centri di salute ecc…. I Comboni Samaritans hanno creato una rete sociale straordinaria dove oltre duecento volontari, distribuiti un pò in ogni zona secondo il numero di malati, portano avanti un lavoro capillare, conoscono tutte le persone malate e bisognose da noi assistite ed la loro presenza li sostiene, ci aiuta ad identificare i bisogni e a cercare di arrivare insieme a delle soluzioni. Il personale del settore sanitario coordina un pò tutto il lavoro con supervisione delle attività, incontri di vario genere, (educativi, di preghiera, formativi, di sostegno e anche informativi), interventi di aiuto, “Home Base Care”. C’è poi il programma ART (AntiRetroviralTreatment). Questo programma è stato iniziato a settembre 2004 sponsorizzato dal CRS ed e’ un progetto che si suddivide in due fasi, una parte e’ portata avanti dall’Ospedale Lacor (ospedale missionario in zona), ed e’ quella diagnostica mentre tutta la parte pre e post counselling, sostegno psico-sociale, adesione alla terapia che comprende supervisione, attenzione alle necessità, sostegno psicologico, counselling, aiuto alimentare, servizio di trasporto ed aiuto materiale che può essere riparazione della capanna, generi di prima necessità come coperta, sapone ecc. è portata avanti dai Comboni Samaritans. Sono registrati nel progetto con l’ospedale di Lacor 22.587 persone ed i Comboni Samaritans all’interno dell’ospedale stesso hanno una loro sezione per il counselling e la registrazione dei pazienti ed è in questo reparto che si individuano i vari gruppi che a loro volta entrano nei vari programmi. Attualmente 3.465 sono in terapia ARV ed oltre 300 donne incinte nel programma PMTCT (Prevenzione madre bambino) vengono seguite fino dopo il primo anno dal parto. E’ veramente un impegno colossale sotto tanti aspetti, l’attenzione dei malati, gli aiuti di cui hanno bisogno, le grandi distanze ed anche tutta la rendicontazione di ogni paziente da sottoporre mensilmente al Distretto.
2)-Cura e attenzione agli Orfani bambini che hanno perso uno o tutti e due i genitori a causa dell’AIDS ed ai bambini vulnerabili, quelli cioè ritornati dalla guerriglia o vittime di essa o che si trovano in situazioni difficili. I vari programmi per questo settore sono: inserimento nella scuola, nella famiglia allargata, cosa indispensabile se ciò è possibile, ma c’è anche la realtà dei bambini capo famiglia, problema molto complesso e doloroso. Ci sono poi programmi di sostegno psico-sociale per questi bambini e ragazzi, inoltre anche piccoli programmi di agricultura, allevamento o artigianato, programmi ricreativi, soprattutto durante le vacanze scolastiche e programmi di formazione umana e spirituale. Ne seguiamo 1.096, ma i bisogni sono molto maggiori. Oltre alla formazione ed educazione formale viene data loro assistenza sanitaria, alimentare e per quanto è possibile tutto quello di cui possono abbisognare come ad esempiocoperte vestiti, scarpe o anche riparazione della capanna eccc.
3)-Prevenzione del HIV/AIDS, dell’alcolismo, pace e riconciliazione e riduzione della delinquenza, è un altro settore interessante dove ci impegnamo. Lavoriamo soprattutto con i bambini ed i giovani impegnandosi con programmi di coscientizzazione umana e cristiana ed attività varie sia nei villaggi e zone, come pure nelle scuole che affollano la periferia della cittadina di Gulu e anche le altre che sono oltre la città e si innoltrano profondamente nei villaggi in fase di ripopolamento e ricostruzione. Il settore giovani dei Comboni Samaritans si è costituito in gruppi chiamandosi: ”Youth alive with Jesus”(giovani vivi insieme a Gesù). Qui trà Gulu ed Amuru District ci sono stati un milione e ottocentomila profughi nella loro stessa terra, costretti a vivere nei campi dei rifugiati (IDP) Internally Displace People, in situazioni sub-umane. Ora siamo nella fase del rientro, del voler normalizzare la situazione, ma è una fase molto delicata e complessa. La gente è lasciata sola a cercare con il poco o il niente che hanno, di risistemarsi nella loro terra che a volte è anche stata già occupata da altri e questo crea dispute e disagi a non finire. Migliaia e migliaia di giovani sono seguiti dai Comboni Samaritans e a loro volta hanno formato dei gruppi di attività in 16 zone con dei programmi per loro. Tra i vari impegni che vengono loro assegnati alcuni consistono nell’aiutare i malati di AIDS a riparare le loro capanne, a rifare i tetti di paglia (ogni 3-4 anni si devono rifare). I giovani poi aiutano a scavare le latrine a pulire i cortili ad andare lontano anche 10km. per procurare legna per cucinare, a coltivare piccoli appezzamenti di terreno per un pò di ortaggi e qualche tubero o pianta di maize. Si sono formati anche dei gruppi si auto-sostegno con dei mulini per macinare il grano, progetti di micro agricultura, ecc….
4) L’ultimo settore interessante sviluppato dai Comboni Samaritans è quello di “Vivere positivamente con l’AIDS” e qui si inserisce il progetto Cooperativa “Wawoto Kacel” ( camminiamo insieme). Una realtà molto positiva perchè oltre ad aiutare queste persone a guadagnare qualche cosa per vivere con un pò più di dignità la loro esistenza, permette loro di ritrovarsi, di socializzare e di sostenersi moralmente e psicologicamente a vicenda. Sono 150 e portano avanti lavoretti di artigianato di vario tipo secondo le loro inclinazioni e capacità; insieme a loro abbiamo programmi riabilitativi e di supporto socio-psicologico. Mentre vengono in Cooperativa ricevono anche un pasto caldo giornaliero che li aiuta ad andare avanti con meno preoccupazioni e per coloro che sono in terapia ARV diventa una sicurezza all’adesione ai farmaci, cosa indispensabile per poter portare avanti con successo il programma terapeutico.
VISIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
La visione dell’Organizzazione Comboni Samaritans of Gulu si fonda sulle parole di Gesù: ”Amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amati”, questo è dimostrato nei vari servizzi che sono portati avanti senza discriminazione di razza, religione, lingua o tribù.
MISSIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
La missione è quella di promuovere la vita in pienezza secondo le parole di Gesu’:”Sono venuto perchè abbiano la vita e l’abbiano in pienezza”. Diventando segno di speranza per tanti disperati che vivono in situazioni sub-umane e dove anche il virus dell’HIV viene usato per uccidere, distruggere, eliminare.
I VALORI DELL’ORGANIZZAZIONE
I valori su cui ogni servizio di basa sono: rispetto della dignità umana dato ad ogni persona che arriva davanti ai vari nostri servizi, trasparenza, attenzione, verità, fedeltà, amore e impegno per la riconciliazione nella terra Acholi.
PROGGETTI ATTUALI:
PROGRAMMI NEI VARI SETTORI:
Sanitario:
Il progetto Memoria è stato iniziato da oltre sette anni e abbiamo osservato che da un forte senso di appartenenza, di sostegno e anche di fiducia soprattutto ai bambini orfani, ma anche per i malati che riescono ad esprimere quello che le parole non riescono a volte dire. Molti dei ragazzi e bambini infatti, nati nei campi dei rifugiati senza conoscere la loro terra di origine, la loro parentela e le loro radici, trova nel libro lasciato loro dai genitori le loro radici famigliari e culturali.
I beneficiari di questi programmi sono i malati nel distretto di Gulu, Amuro e distretti vicini per un raggio di 150km, sia donne che uomini.
Il sostegno per queste attivita’ arriva da progetti e donazioni individuali e non essendo su base regolare a volte ci si deve fermare per mancanza di fondi.
Sponsorizzazione scolastica
PREVENZIONE DEL HIV/AIDS:
Questo settore coinvolge soprattutto i giovani e anche i bambini dei pazienti di AIDS, se questi ultimi non sono presi cura con attenzione e amore finiscono nella stessa strada dei loro genitori. E’ diretto a tutti giovani nelle varie categorie: ragazzi delle scuole dalle primarie, alle superiori agli istituti tecnici, ragazzi fuori della scuola o perchè non hanno avuto un aiuto finanziario per andarci o chi per varie ragioni ha dovuto lasciare o chi vive ancora nei campi profughi perché non ha nessun’altra possibilità.
Le loro attività sono:- corsi, raduni per creare coscienza del problema HIV/AIDS, del rispetto del corpo, dei suoi doni, talenti e capacità, della dignità di ogni persona, delle relazioni umane ecc.., impegno di pace e riconciliazione nei due distretti dove ci siamo impegnati a lavorare: Gulu ed Amuru, formazione dei giovani leader affinchè a loro volta aiutino la loro comunità a crescere e ad impegnarsi per rispettare gli altri e vivere nella serenità e nella pace, solo allora lo sviluppo sarà possibile. C’è anche un grande impegno nel lavorare sulla prevenzione dell’alcolismo e riduzione della delinquenza. Tanti anni di guerra e di insicureza dove il solo impegno era quello di riuscire a sopravvivere ha rotto gli equilibri sociali e ha fatto perdeve i valori culturali di questa popolazione.
Tutte queste attività vengono portate avanti attraverso:
Il lavoro in questo settore è immenso si vorrebbe raggiungere da per tutto ma non è così facile sia per i mezzi che abbiamo a disposizione sia perché il personale non è sufficiente, ma il nostro motto è di cercare di fare bene quel poco che possiamo
COOPERATIVA
Questo settore è iniziato nel’98 con Sr.Dorina Missionaria Comboniana, medico, e lo scopo è quello di aiutare le persone con HIV/AIDS e ragazze madri a vivere con serenità e con dignità la loro situazione e a procurarsi anche qualche cosa per portare avanti i bambini e la loro famiglia. Oltre a loro ci sono alcuni disabili della Polio. I membri sono 150 e lavorano in sei settori diversi secondo le loro capacità e talenti a produrre piccoli oggetti di artigianato.
Le attività oltre al lavoro maniale sono:
CONCLUSIONE:
Questo in brevè la realtà della complessa Organizzazione Comboni Samaritans of Gulu dove 68 staff, donne ed uomini tutti Ugandesi, impegnati e professionalmente preparati portano avanti con determinazioni un servizio interessante ed holistico attingendo forza e determinazione dal contemplare le 3 Icone racchiuse nel nome dell’Organizzazione: S. Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con L’Africa”, il Buon Samaritano: il servizio è disponibilità e generosità senza chiedere, indagare e mettere a disagio chi si trova nel bisogno, ma invece risollevarlo, sostenerlo e cercare di fare tutto quello che è nelle possibilità senza illudere o fare promesse non poi realizzabili; la terza icona è quella della Donna Samaritana che dopo aver fatto lei stessa esperienza di essere stata accolta e capita va ed invia altri ad avere la stessa possibilità.
Sono queste le sfide che stò vivendo affinchè la Missione di servire questa fascia della popolazione che è trà le più deboli nel Nord Uganda possa essere realizzata.
IL PROGETTO
Ad Opit il programma di riabilitazione dopo la guerra ed il ritorno a casa della gente dai campi profughi ha due fasi:
Una quella di aiutare le famiglie a recuperare indipendenza alimentare ed economica e questo è il progetto di agricultura iniziato con 11 gruppi di 15 famiglie ciascuno a cui è stato dato 2 paia di buoi l’aratro e gli atrezzi agricoli.
La seconda quella di iniziare i ragazzi orfani e già nella scuola a cercare di apprezzare la terra e a trarne profitto per il loro vivere. Tutti e due i gruppi sono stati iniziati in questo con dei corsi che sono serviti ad introdurli ai progetti. Per i ragazzi si è iniziato un po’ più lentamente coinvolgendo i maestri e i primi frutti sono stati appunto gli ortaggi.
Il cammino è ancora lungo anche perché con i ragazzi si lavora soltanto durante le vacanze scolastiche cioè 3 settimane tra un trimestre e l’altro e poi le vacanze più lunghe quelle di fine anno scolastico che sono anche le meno redditizzie perché è la stagione secca, cioè senza piogge.
Per poter aiutare questi ragazzi che un tempo Padre Alex Pizzi sognava per il loro futuro, migliore del loro presente noi proponiamo che se ai Comboni Samaritans vengono affidati dei fondi, loro si impegneranno a portare avanti questo sogno di Padre Alex per questi ragazzi.
I ragazzi orfani vengono aiutare con:
Il costo per ogni ragazzo/ potrebbe aggirarsi su circa 100 Euro all’anno.